Monia Manzo si è laureata nel 2006 in Lingue e Letterature Straniere alla “Università La Sapienza” con specializzazione nel settore teatrale, che la avvicina al mondo della recitazione e del palcoscenico.
Dopo essersi diplomata in recitazione,segue una serie di laboratori teatrali con Lorenzo Salveti, Michele Monetta, Giorgio Albertazzi, Fioretta Mari e Mauro Avogadro.
Esordisce come regista nel 2013 con lo spettacolo “Pinocchia” di Stefano Benni, portato in scena in diversi teatri della capitale e l’anno successivo partecipa al Fringe Festival con “I Bambini del Ghetto” testo scritto e diretto in memoria dei bambini scomparsi nel 1943 durante il rastrellamento nazista a Roma.
Ha scritto, diretto e interpretato “Le metamorfosi o quasi” andato in scena al Teatro Ambra alla Garbatella e in occasione del “Testaccio comic off”.
Attualmente impegnata come attrice per una Regia di Ulderico Pesce e in preparazione per lo spettacolo “Cronaca di un amore sconosciuto” in cui si racconta l’amore maturo tra la poetessa Alda Merini e Michele Pierri, in scena al Teatro Lo Spazio.
Dal 2013 collabora con la rivista “Close-up” diretta da Giovanni Spagnoletti, in funzione di responsabile della sezione teatro e inviato cinema ad importanti festival come la “Berlinale” e il “Tribeca” di New York.
Ha conseguito una seconda laurea in Storia e Critica del Teatro all’Università di Tor Vergata, con una tesi sulle ” Trasposizioni dal teatro al cinema” dell’Amleto in Laurence Olivier, Peter Brook e Kenneth Branagh con cui prosegue la sua ricerca sul mondo di William Shakespeare.