Il titolo del lavoro di Monia Manzo ne descrive solo parzialmente il contenuto. Si tratta infatti di un partecipe omaggio alla genialità di Leopold Jessner uomo di teatro, ma anche di un sintetico rendiconto dell’impatto che l’opera di Shakespeare ha avuto nel mondo culturale tedesco. A partire dalla prima compagnia itinerante di attori inglesi che a malapena balbettavano il tedesco, passando per Lessing, Goethe, Schiller, Herder, Schlegel, Lens e Tieck sino al Novecento, Shakespeare in Germania è stato la base di possibilità più degna anche per una nazione diversa e arretrata quale quella tedesca. La parola di Shakespeare risuonava come quella della verità, del coraggio, dell’eccesso, del potenziamento di ogni qualità umana della violenza e della pietà, dell’amore e dell’odio, in breve di tutto quanto per i letterati tedeschi era poco più di un sogno.

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